venerdì 29 febbraio 2008

La Cena Esotica

E' stata bella.

Primo per la compagnia.
Secondo per i cibi.

Lontani dallo stereotipo del "cinese" (infatti non lo è).
Più raffinato, più leggero.
Gustoso.

Ironicamente ci siamo definiti "lo zoccolo duro", anche se non è vero.

Dindin prima o poi rispunterà dalle nebbie di Tuscania con il suo romanzo nuovo fiammante,
e tutti dopo averlo letto faremo WOW !!!!!

Alessandra presenterà il suo racconto con il nostro supporto da tifosi della curva B e striscioni con scritto "Ollellè Ollallà faccela vedè faccela toccà" (la copertina del libro ovviamente).

Gli altri mi auguro che facciano almeno un apparizione, chi prima chi dopo.

Con noi c'era anche Simone, un mio compagno di veleggiate.
Dopo cena si è unito Carmine ed a quel punto la discussione era bella che avviata.

Si è parlato di tante cose:

  • del chiSiamo e CosaFacciamo e DoveAndiamo (sul perchèLoFacciamo mi pare si siano fatti grandi progressi, abbiamo le idee un po più chiare)
  • di quanto poco si scriva ultimamente, tutti tranne Alessandra che sta per pubblicare e Dindin che porta avanti il suo romanzo
  • di viaggi, tra il cile di Simone ed il Brasile di Leon
  • del lavoro di CopyWriter o copivraiter e della Satch&Satch (che sicuramente non si scrive così)
  • del mio Blog "coseDiFamiglia", (cosedifamiglia.blogspot.com/), su cui trovate proprio questo 'post'
...di tante altre cose che non sono riuscito a seguire per il rumore di fondo e l'incipiente sordità.

Alla fine ci hanno sbattutto fuori quasi a calci perchè si era fatta una certa, solo che noi avevamo un po alla volta ricreato il nostro piccolo focolare, un senso fugace di intimità, di scambio.

E proprio non ci andava di buttarlo via, nonostante l'ora ed i Thailandesi frementi

Ci abbiamo riprovato anche fuori, con la serranda che ci si richiudeva alle spalle un po alla volta, la nebbia sempre più densa che faceva capolino dalla fossa del Circo Massimo, un senso di umido nelle ossa.

Poi l'umidità ha avuto la meglio, il sonno anche.

E' durato poco, ma come dicono i neomelodici è stato bello.
Alla prossima.

Lucariè.

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