martedì 29 gennaio 2008

Un commento lungo al tuo ultimo post

Che dire Bro?
Condivido in tutto e per tutto il tuo pensiero.

Ho ascoltato la sfilata dei rappresentanti dei partiti e le loro intenzioni x il futuro.
Parlano della "gente", di "noi" come se abitassero le nostre case, guadagnassero i nostri soldi, condividessero i nostri affanni.

Questa sera le tv hanno dato grande spazio allo show di Lady Mastella, un paese ad applaudirla e a commuoversi...

Spero in quello che tu chiami senso del collettivo, ma intorno a me vedo solo individualità affannarsi in cerca di un "posto al sole".

A volte dispero, a volte mi distraggo, altre mi incazzo.
E più cresco, più costruisco intorno a me distrazioni: fumetti, partite, un po' di sport. Serve a convincermi che può funzionare anche in mezzo a questo marciume.
Non essendo un tipo impegnato attivamente, cerco almeno di non essere un disfattista lamentoso.

Presto o tardi, avrò IL futuro davanti ai miei occhi: un figlio, una figlia.
Qualcuno cui trasmettere ciò che ho appreso e vissuto.
Non so come sarà il nostro paese allora, non nutro grandi speranze.
Ma una cosa la so: lui o lei dovranno sapere che in qualche modo, in qualche misura, non tutto quello che si vede e si sente rappresenta questo paese.
Abbiamo grandi eccellenze, tanti volontari, moltissimi impegnati per il miglioramento sociale e collettivo. E anche tante persone per bene.
Abbiamo anche grandi problemi, ignoranza, delinquenza e la lista è tanto lunga per proseguire.

Ma bisogna sperare e credere.
Credere nel futuro.
Se anche i problemi di oggi non dovessero essere risolti, il tempo ci sorpasserà.
Anche "loro" diventeranno ad un certo punto sorpassati.
Il tempo se li mangerà.
Il futuro è sempre un passo davanti a noi.

E' un discorso confuso, non troppo coerente.
In fondo è proprio come questo paese.

Una Cosa di Tutti

E' il 29 gennaio del 2008, un martedì.

Da quasi due settimane mi sono fatto crescere baffi e pizzetto.
Chi dice che sto male, chi dice che "però non è completo", qualcuno dice pure che mi dona.
Per ora me lo tengo.

Il Presidente della Repubblica prosegue le consultazioni.
Il paese come sempre è spaccato in due, tre ...tante parti.

Ciascuno pensa a se, al suo orto, alla sua famiglia, ai suoi amici.
Al massimo alla sua regione.
E' la natura individualista del mio paese.
Un paese privo di senso della collettività.

Il sud sprofonda.

Il presidente della regione Sicilia Cuffaro - condannato per favoreggiamento alla mafia - accetta a stento di dimettersi.
Si presenta in Aula con un pacco di Cannoli nel giorno della sentenza.

Vuole festeggiare con i colleghi l'esito "positivo" del lavoro dei giudici.
In un paese civile sarebbe radiato da tutti i pubblici incarichi, la sua immagine politica e di uomo civile sarebbe distrutta per sempre.

Lui festeggia a cannoli, i giudici hanno stabilito che lui ha favorito la mafia però no, non è colluso.
Quale miglior motivo per festeggiare ?
Cannoli Siciliani ovviamente, i più buoni del mondo.

Il consiglio della regione Calabria ha più della metà dei componenti inquisiti per associazione a delinquere.
Ma non si dimettono, rimangono li a gestire i soldi pubblici, ad ammazzare gente comune negli ospedali.
La sera telefonano al capo zona per dire che si, è tutto in ordine, le cose procedono.
Tutto apposto totonno, siamo forti, non c'è problema per quell'appalto, stai tranquillo.

Anche il consiglio regionale della Campania conta un discreto numero di inquisiti.
Gente che ha gestito il business della monnezza per almeno dieci anni insieme ai boss della Camorra.
Ma i politici sono ancora li, come se nulla fosse.

Come al Comune di Napoli.
Sotto alla sede del comune è parcheggiata una sfilza di auto di uno strano colore marrone metallizzato.
Auto comunali, per gli assessori.
Sono Alfa 159.
Belle, fiammanti.
Nuove di Zecca.

Mi fermo a gurdare pensando a quali illustri personalità sono destinate queste belle macchine.
Mi chiedo perchè spendere tanti soldi.
Abbasso la testa e continuo per i fatti miei.
Se questi non vanno a piedi o con la panda, è segno che hanno vinto loro.
La gente comune ha perso.

Intanto il popolo delle bandiere verdi invoca autonomia per la Padania.

Come se esistesse davvero una terra chiamata Padania, e non fosse piuttosto il risultato del lavoro di migliaia di persone emigrate dal sud, che di Padano non avevano nemmeno l'ombra nel loro sangue.

Come se esistesse davvero una storia Padana, e non fosse piuttosto l'esito di tante invasioni straniere, di molte sottomissioni ad altri popoli.

Padania.

Scenderemo in piazza dichiara il leader farfugliante, con le armi in pugno.
Insiste.
Se non fosse un leader politico di spicco ci sarebbe da farsi due risate.

Due grasse risate al pensiero che l'Italia conta ancora un livello di ignoranza così alto.
E così popolare.
Il popolo della Padania.
Una cosa da sbellicarsi dalle risate.
Se non fosse vero.

Perchè poi il popolo delle bandiere verdi quando i suoi leader sono andati in parlamento e si sono approvati l'ennesimo aumento di stipendi insieme a tutti i tromboni della "vecchia politica" ...non hanno avuto nulla da ridire.

Anzi: non se ne sono nemmeno accorti.
Un popolo così attento, così furbo e belligerante.

Mi aspettavo che andassero sotto casa dei loro rappresentanti dal fazzoletto verde per dirgli
"ma come, non eri il nuovo che avanza ?
Non eri li a difendere noi ?
E per prima cosa ti sei aumentato lo stipendio ?".

Non hanno fiatato.

Erano troppo attenti a non sporcarsi il fazzoletto per accorgersi che i loro leader erano esattamente come tutti gli altri.

Poi leggo che ieri sera, nella sede del partito radicale, si è tenuta una simpatica riunione.
Il nipote di Moro ha cantato un blues per il nonno.

Ad applaudirlo al terzo piano del palazzo in Largo di Torre Argentina, oltre alla madre, agli amici, a Pannella che gli ha fatto anche una carezza, c'erano alcuni ex-terroristi.

C'era Giusva Fioravanti, condannato all'ergastolo per la strage di Bologna, in affidamento ai servizi sociali.

C'era Sergio D'Elia, ex prima linea, oggi deputato per il partito Radicale, lo stesso a cui si è iscritta la figlia di Moro, Maria Fida.

Ma più di tutti c'era Valerio Morucci, uno dei capi storici delle Brigate Rosse.

Uno dei mandanti del rapimento e della successiva uccisione di Moro.
Ha scontato la sua pena, 30 anni, ed era li, in un angolo.
Forse applaudiva anche lui.

Ma a cosa pensa Morucci, mi sono chiesto ?
Ai colpi di pistola sparati a Moro ?
Alla vita sua e dei suoi compagni buttata nel cesso ?
Ai gambizzati in nome del proletariato ?
Che un mandato a quei ragazzi armati non lo aveva mai dato ne mai si sognava di farlo ?
Non lo saprò mai.

Alcuni senatori hanno aperto lo champagne in Aula alla caduta del Governo.
Un altro ha tirato fuori la mortadella.
Come se fino ad oggi non avessero mangiato abbastanza.
Chissà quanti nelle loro case hanno aperto una bottiglia per l'occasione invece di vergognarsi a nome di tutti.

Mi da un senso di vertigine questo paese.
La sensazione che dovranno passare ancora molti anni prima che la memoria dei fatti sia recuperata davvero nelle coscienze di chi ci vive.
Prima che un senso del collettivo possa di nuovo fare parte del nostro modo di ragionare.

Abbasso la testa di nuovo, non vedo grandi vie d'uscita per il mio paese.
Mi lascio crescere baffi e pizzetto e leggo, leggo tanto.
Penso che leggere sia utile, sforzarsi sempre di capire, di ragionare.

Chissà che non riesca a lasciare ai miei figli, ai miei nipoti, un pensiero nuovo.
Ma non una cosa mia.
Una cosa di tutti.

L'avanzata dei palazzi...

Io abito in campagna, a Roma.
Sembra strano ma è così.

Esci dal raccordo sulla Laurentina, fai un paio di km, prendi una traversa ...e sei in mezzo alla campagna, immerso negli Ulivi.

Certo non sei dietro al Colosseo, non vedi il Tevere, l'altare della Patria te lo sogni.
Sticazzi.
Al centro ci vado con la metro quando mi pare.

Almeno quando respiro mi rivolgo agli alberi e non al palazzo di fronte.

Ma la domanda di alloggi sembra aumentare, o forse è solo l'offerta che aumenta.

Non so.
Sta di fatto che dietro casa mia negli ultimi mesi hanno costruito non meno di 10 case nuove.

E' sempre campagna ma comiciano a spuntare queste palazzine di tre piani una di seguito all'altra.

Mi domando per quanto tempo ancora il verde resisterà da queste parti.
Adessi agli alberi gli faccio una foto.

Si sa mai.....

Zucchine fritte

Le zucchine non le posso più fare,
non le so cuocere.
Ci metto troppo olio.

Mi sono rimaste sulle stomaco che nemmeno l'amaro Lucano è bastato.
Stranamente ho dormito bene.
Curioso come fatto.

Ieri a scuola a parlare con il prof di navigazione, un ora e mezzo per qualche indicazione, ma adesso ho il suo numero di telefono: fondamentale.
Mi manca il testo di Economia dei trasporti ma per quello forse c'è tempo.
Forse.

Il lavoro, noioso come sempre, solita zuppa con i progetti Telecom.

Studio però Joomla, un sistemino di content management niente male.

Serve per il sito di Tininiska, la "mia" onlus per le minoranze del Nicaragua.

Ad oggi ho contribuito ben poco, ma per il futuro nutro speranze come tutto il resto.
Joomla è carino, funziona bene, ma soprattutto è free.

Faccio e disfo come sempre.

"I hate working from home. There are enough distractions to divert even the most single minded character, and sadly single mindedness is not one of my defining traits."

Il primo giorno dell'anno

Il primo giorno dell'anno.

Una veleggiata gloriosa al largo di Capri su Azimuth, Oceanis 393 di Nadia D'amore.
Con noi Maurizio, Guido, Paolo e la futura moglie.

E' grecale, quel vento freddo che ti entra nelle ossa.
Ma è anche panorama del golfo, dalla costiera ad Ischia, lungo l'arco nord.

E poi c'è il sole che ci scalda.

Entro nel porto commerciale, alla darsena Acton, sentendomi molto capitano perchè in quel posto li con le nostre barchette a vela non ci siamo mai entrati.

Bello, un primo dell'anno bello.
Se il 2008 sarà così direi che è una figata !

Toro 2008 ...la vendetta

Il mio Oroscopo per il 2008 ...e scusate se è poco !!

Toro (20 aprile - 20 maggio)
Quando nel 2009 la diga delle Tre Gole, in Cina, funzionerà a pieno ritmo, la sua produzione idroelettrica costituirà una fonte di energia rinnovabile per buona parte della popolazione del paese. Andando a sostituire il carbone, eliminerà anche 100 milioni di tonnellate di gas serra. Questa è la buona notizia. Quella cattiva è che migliaia di villaggi e paesi saranno permanentemente inondati e oltre un milione di persone saranno costrette a lasciare le loro case. Penso che potresti trovarti davanti a una scelta simile nel 2008, Toro. Se sei disposto ad accettare l'esilio e la perdita delle tradizioni, guadagnerai l'accesso a incredibili riserve di magica energia.