martedì 29 gennaio 2008

Una Cosa di Tutti

E' il 29 gennaio del 2008, un martedì.

Da quasi due settimane mi sono fatto crescere baffi e pizzetto.
Chi dice che sto male, chi dice che "però non è completo", qualcuno dice pure che mi dona.
Per ora me lo tengo.

Il Presidente della Repubblica prosegue le consultazioni.
Il paese come sempre è spaccato in due, tre ...tante parti.

Ciascuno pensa a se, al suo orto, alla sua famiglia, ai suoi amici.
Al massimo alla sua regione.
E' la natura individualista del mio paese.
Un paese privo di senso della collettività.

Il sud sprofonda.

Il presidente della regione Sicilia Cuffaro - condannato per favoreggiamento alla mafia - accetta a stento di dimettersi.
Si presenta in Aula con un pacco di Cannoli nel giorno della sentenza.

Vuole festeggiare con i colleghi l'esito "positivo" del lavoro dei giudici.
In un paese civile sarebbe radiato da tutti i pubblici incarichi, la sua immagine politica e di uomo civile sarebbe distrutta per sempre.

Lui festeggia a cannoli, i giudici hanno stabilito che lui ha favorito la mafia però no, non è colluso.
Quale miglior motivo per festeggiare ?
Cannoli Siciliani ovviamente, i più buoni del mondo.

Il consiglio della regione Calabria ha più della metà dei componenti inquisiti per associazione a delinquere.
Ma non si dimettono, rimangono li a gestire i soldi pubblici, ad ammazzare gente comune negli ospedali.
La sera telefonano al capo zona per dire che si, è tutto in ordine, le cose procedono.
Tutto apposto totonno, siamo forti, non c'è problema per quell'appalto, stai tranquillo.

Anche il consiglio regionale della Campania conta un discreto numero di inquisiti.
Gente che ha gestito il business della monnezza per almeno dieci anni insieme ai boss della Camorra.
Ma i politici sono ancora li, come se nulla fosse.

Come al Comune di Napoli.
Sotto alla sede del comune è parcheggiata una sfilza di auto di uno strano colore marrone metallizzato.
Auto comunali, per gli assessori.
Sono Alfa 159.
Belle, fiammanti.
Nuove di Zecca.

Mi fermo a gurdare pensando a quali illustri personalità sono destinate queste belle macchine.
Mi chiedo perchè spendere tanti soldi.
Abbasso la testa e continuo per i fatti miei.
Se questi non vanno a piedi o con la panda, è segno che hanno vinto loro.
La gente comune ha perso.

Intanto il popolo delle bandiere verdi invoca autonomia per la Padania.

Come se esistesse davvero una terra chiamata Padania, e non fosse piuttosto il risultato del lavoro di migliaia di persone emigrate dal sud, che di Padano non avevano nemmeno l'ombra nel loro sangue.

Come se esistesse davvero una storia Padana, e non fosse piuttosto l'esito di tante invasioni straniere, di molte sottomissioni ad altri popoli.

Padania.

Scenderemo in piazza dichiara il leader farfugliante, con le armi in pugno.
Insiste.
Se non fosse un leader politico di spicco ci sarebbe da farsi due risate.

Due grasse risate al pensiero che l'Italia conta ancora un livello di ignoranza così alto.
E così popolare.
Il popolo della Padania.
Una cosa da sbellicarsi dalle risate.
Se non fosse vero.

Perchè poi il popolo delle bandiere verdi quando i suoi leader sono andati in parlamento e si sono approvati l'ennesimo aumento di stipendi insieme a tutti i tromboni della "vecchia politica" ...non hanno avuto nulla da ridire.

Anzi: non se ne sono nemmeno accorti.
Un popolo così attento, così furbo e belligerante.

Mi aspettavo che andassero sotto casa dei loro rappresentanti dal fazzoletto verde per dirgli
"ma come, non eri il nuovo che avanza ?
Non eri li a difendere noi ?
E per prima cosa ti sei aumentato lo stipendio ?".

Non hanno fiatato.

Erano troppo attenti a non sporcarsi il fazzoletto per accorgersi che i loro leader erano esattamente come tutti gli altri.

Poi leggo che ieri sera, nella sede del partito radicale, si è tenuta una simpatica riunione.
Il nipote di Moro ha cantato un blues per il nonno.

Ad applaudirlo al terzo piano del palazzo in Largo di Torre Argentina, oltre alla madre, agli amici, a Pannella che gli ha fatto anche una carezza, c'erano alcuni ex-terroristi.

C'era Giusva Fioravanti, condannato all'ergastolo per la strage di Bologna, in affidamento ai servizi sociali.

C'era Sergio D'Elia, ex prima linea, oggi deputato per il partito Radicale, lo stesso a cui si è iscritta la figlia di Moro, Maria Fida.

Ma più di tutti c'era Valerio Morucci, uno dei capi storici delle Brigate Rosse.

Uno dei mandanti del rapimento e della successiva uccisione di Moro.
Ha scontato la sua pena, 30 anni, ed era li, in un angolo.
Forse applaudiva anche lui.

Ma a cosa pensa Morucci, mi sono chiesto ?
Ai colpi di pistola sparati a Moro ?
Alla vita sua e dei suoi compagni buttata nel cesso ?
Ai gambizzati in nome del proletariato ?
Che un mandato a quei ragazzi armati non lo aveva mai dato ne mai si sognava di farlo ?
Non lo saprò mai.

Alcuni senatori hanno aperto lo champagne in Aula alla caduta del Governo.
Un altro ha tirato fuori la mortadella.
Come se fino ad oggi non avessero mangiato abbastanza.
Chissà quanti nelle loro case hanno aperto una bottiglia per l'occasione invece di vergognarsi a nome di tutti.

Mi da un senso di vertigine questo paese.
La sensazione che dovranno passare ancora molti anni prima che la memoria dei fatti sia recuperata davvero nelle coscienze di chi ci vive.
Prima che un senso del collettivo possa di nuovo fare parte del nostro modo di ragionare.

Abbasso la testa di nuovo, non vedo grandi vie d'uscita per il mio paese.
Mi lascio crescere baffi e pizzetto e leggo, leggo tanto.
Penso che leggere sia utile, sforzarsi sempre di capire, di ragionare.

Chissà che non riesca a lasciare ai miei figli, ai miei nipoti, un pensiero nuovo.
Ma non una cosa mia.
Una cosa di tutti.

2 commenti:

Mario ha detto...

l'unica cosa che ci tira sù e sapere che non siamo come loro e che pur essendo in minoranza possiamo sempre sperare che cambi un pò la coscienza collettiva e un pò la determinazione delle persone per bene che ancora contano a cambiare le cose.In fondo anche gli antifascisti in Italia erano pochi (ed anche perseguitati).Noi no.

Andy ha detto...

Parole sante!!
Hai ragione!!